Secondo uno studio condotto da parte degli uffici di Bruxelles, alcuni sussidi elargiti da parte dell’Unione Europea favorirebbero il mantenimento di pratiche dannose per l’ambiente.

Nonostante nelle intenzioni dell’Europarlamento si dovrebbe trattare di contributi dati per incentivare delle buone practiche in diversi settori strategici per l’economia comunitaria.

Tuttavia, quello che accade è che, magari, tali fondi vengono destinati alla costruzione di nuove strade, così da incentivare i trasporti su gomma, che a loro volta aumentano i danni per l’ambiente a causa dell’inquinamento generato direttamente e indirettamente.


Ancora, non vanno dimenticati i problemi che insorgono a causa della
 realizzazione di inceneritori, costruzione di centrali nucleari, agricoltura condotta con metodi intensivi. 

Anche la ricerca sulle energie rinnovabili vede destinati solo una minima parte dei fondi a disposizione che, invece, vengono più favorevolmente girati all’industria del nucleare.

Dunque, solo una minima parte dei sussidi viene realmente impiegata da parte in politiche ambientaliste, mentre la maggior parte dei soldi disponibili viene dirottata su progetti più remunerativi, almeno sul breve periodo.

Certo, questa visione piuttosto miope dimostra che è ben poca l’attenzione al nostro pianeta, privilegiando la filosofia del tutto e subito piuttosto che quella che ci dovrebbe vedere in prima linea per contrastare gli effetti nocivi delle nostre stesse attività, creando valore aggiunto sul lungo periodo.